In questo articolo voglio parlare del Masterkeen di AM4, un Master sul BIM che forma i futuri BIM Specialist, che poi diventeranno BIM Coordinator ed i più bravi e fortunati anche BIM Manager ecc ecc .
Ma non vi parlerò del Master in termini strettamente didattici (lo sto preparando), ma di una parte che per me è stata molto più importante.
Dopo la soglia dei 40 e con diversi anni di esperienza lavorativa alle spalle, anche a seguito di eventi che mi hanno cambiato la vita (nascite, morti ecc)mi sono fermato un attimo, veramente solo un secondo, come quando nei film tutto intorno al personaggio il contorno rallenta moltissimo, ed ho avuto il tempo, poco, infinitesimale per analizzare, fuori dal contesto della routine e della frenesia lavorativa di tutti i giorni, cosa stava veramente accadendo “la fuori” nel mondo.
Tanto mi è bastato per capire che la routine di tutti i giorni mi aveva portato lontano da quello che ero a 19 anni, pieno e desideroso di imparare, curioso del mondo e delle tecnologie, affamato di novità e delle loro applicazioni.
Negli ultimi 15 anni circa mi sono dedicato incessantemente alla professione di Geometra, certo aggiornandomi, facendo corsi su corsi, leggendo le nuove norme in uscita, ma sempre e solo quelle.
Dopo le prime settimane di rodaggio, in un Master suddiviso in 3 classi di 15 persone e con docenti di statuaria importanza nel mondo del BIM, menti geniali sicuramente, è iniziata l’interazione tra noi studenti. La maggior parte appena neolaureati o comunque sotto la soglia dei 30 anni, tutti comunque con un’alto livello di preparazione e tutti con una grande voglia di mettersi in gioco.
Tutta questa interazione, tra docenti altamente preparati e menti giovani ed aperte mi ha fatto tornare indietro di più di 20 anni, dove il mio mondo era la sperimentazione, dove iniziavo ad interessarmi ossessivamente all’informatica, dove studiavo, imparavo, cercavo tutte le informazioni che potevo sui vari argomenti che mi interessavano. Al tempo le mie letture preferite (anche se spesso molto difficili da comprendere anche per la poca formazione che avevo ) erano le RFC sulle quali si basavano tutti i protocolli Internet, già ai tempi si parlava di “Data Mining”, capire come funzionavano i dBase relazionali come SQL o MySql, le prime prove di programmazione e di scripting.
In questi ultimi mesi sta succedendo lo stesso, bombardato da tante novità, che altro non sono che le stesse tecnologie che come me sono cresciute, cambiate ed evolute ho ricominciato a studiare, oltre che il BIM in senso stretto, molto di quello che lo contorna. Ho ripreso in mano un manuale di programmazione (Python) cosa che non facevo veramente dai primi anni 2000, ho approfondito la tecnologia delle blockchain che stà alla base delle criptovalute, ma che può essere applicata anche al BIM (di questo stò scrivendo un paper più tecnico che posterò appena sarò sicuro che lo stesso non contenga informazioni fuorviati).
Mi sono ritrovato nella condizione di non avere tempo per approfondire tutti gli input che giornalmente arrivano, e sono tutti input proiettati vero il futuro, come gli IOT, i Big Data appunto, le Blockchain con i vari strumenti a contorno (Smart Contracts e Dapps).
Ogni argomento apre la strada ad altri 10, tutti interessanti e tutti importanti in qualche modo per la carriera di uno specialista BIM, che dovrà gestire in futuro un progetto con queste tecnologie, dove possibilmente tutte queste tecnologie entreranno al suo interno.
Insomma questi primi 3 mesi di Master mi hanno ringiovanito, perlomeno sul piano intellettuale, ora ci aspetta la parte finale e poi la tesi, chissà quante altre tecnologie faranno la loro comparsa nel mondo BIM nelle prossime settimane.